Settembre 2002


Il COMPUTER ….uccide!


L’uomo non dialoga più.
La fretta e lo stress della vita moderna non ci danno più il tempo. La macchina in genere ci fa correre in ogni nostra attività e ci sostituisce in tante operazioni che richiederebbero investimenti di energie fisiche e psichiche a non finire.
E molte di queste attività le ha sostituite il Computer.
Quando ci serve:tutto bene!
Quando ci schiavizza, diventiamo dei perdenti.

“Ora il pc, che si trova net 40% circa delle case italiane, ha espanso le sue funzioni: è macchina da scrivere e ufficio postale (spedisce e riceve e-mail), televisore (può scaricare musiche e film), studio fotografico, sala giochi e sportello bancario. Può accedere a informazioni da tutto il mondo in tempo reale. Il Papa lo usa, e lo indica come strumento valido: ma è sempre un uso, mai un abuso.
Le rivoluzioni che ha determinato sono state negli anni Ottanta 1' aumento di produttività degli uffici e negli anni Novanta la connessione con Internet. Adesso il Pc sta diventando palmare, in grado cioè di accompagnarci ovunque: potrà essere connesso con tutti gli altri strumenti elettronici nella casa tenendoli sotto controllo in continuazione.

Un miliardo di computer venduti nel mondo. Sono diffusi soprattutto in Europa, Nord America e Giappone. Ora stanno conquistando il sud del mondo. In sei anni il loro numero raddoppierà.
Nel commento della notizia diffusa dai media in luglio, si calcolava 1'esistenza di un computer ogni sei abitanti del pianeta. Le cose non stanno proprio cosi, perché la vita di un computer è attorno ai 3-4 anni. Quindi parecchi computer, anche cinque o sei, possono essere state comprati dalla stessa persona, che poi magari ne ha avuta a disposizione più d'uno, in ufficio. In ogni caso. il numero è nove zeri desta impressione, tenendo conto che i primi veri Personal Computer o Pc sono stati messi in commercio dall'Ibm nel 1981.
E’ in progettazione anche un'utilizzazione dei pc a livello mondiale. Si sta, infatti, sviluppando un sistema operativo su scala Internet (lsos) per unire le capacità di elaborazione e memorizzazione di milioni di computer appartenenti a singoli utenti e permettere di realizzare, a costi bassi, applicazioni difficili o impossibili per sistemi di computer realizzati allo scopo. I computer di casa lavorerebbero naturalmente quando non vengono utilizzati dai proprietari (che per questo riceverebbero un compenso), sfruttando case i tempi morti per rielaborare una frazione di dati.
E’ entrato in funzione nel maggio scorso in Giappone un supercalcolatore capace di quarantamila miliardi di operazioni al secondo. Si tratta dell'Earth Simulator, che servirà a studiare il future climatico del nostro pianeta in mode estremamente precise e dettagliato.

Riuscirà, infatti a costruire e gestire complessi modelli matematici per analizzare 1'evoluzione del clima nei prossimi secoli e ottenere tutti gli scenari possibili.
Il computer, che ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo inimmaginabile anche per i più visionari futurologi, pervadendo la nostra vita quasi in ogni ambito, ha deluso qualche aspettativa.
Per esempio non sa fare una traduzione automatica credibile. Non riesce infatti a capire il significato delle parole all'interno della frase. («Il selvaggio scaglia una lancia contro la fiera» verrebbe tradotto in inglese automaticamente in «Il selvaggio scaglia una barca contro una sagra di paese»).
Il computer quindi non ci ha recato solo vantaggi. La connessione in rete spesso sostituisce la vita reale. L'overdose elettronica riduce la creatività, la capacità di emozione,il contatto con la natura e con 1'uomo. E’ la nuova solitudine da Internet.
Oggi i medici si preoccupano per la riduzione della vista, per stress e nevrosi causati dal computer e per i danni prodotti sui bambini dall'uso spropositato dei videogiochi. Siamo in grado di comunicare con tutto il mondo, ma è diminuita la nostra capacità di avere rapporti con il prossimo”.

Questo è progresso? Forse questa macchina straordinaria sta uccidendo i sentimenti migliori nell’animo umano. L’uomo, ogni giorno, diventa sempre più macchina e meno uomo. Il nostro futuro capolinea quale sarà?

(Ho attinto dati scientifici da un articolo di
Maria Maggi, Si dialoga con il mondo ma diminuiscono i rapporti interpersonali, in Osservatore Romano, 23 Agosto 2002, pag. 3.)

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