Pensiero del mese di Settembre 2008

"Fa bene ai bambini la presenza di Dio?"

Il 13 dicembre 1994  Giovanni Paolo II scriveva una lettera ai bambini di tutto il mondo, prendendo occasione del Natale.
E diceva: « Laudate pueri Dominum! Lodate, fanciulli del Signore, lodate il nome del Signore. Sia benedetto il nome del Signore, ora e sempre. Dal sorgere del sole al suo tramonto sia lodato il nome del Signore! (cf. Sal 112/113, 1-3). Mentre medito queste parole del Salmo, vedo i volti dei bambini di tutto il mondo: dall'oriente all'occidente, dal settentrione al mezzogiorno. È a voi, piccoli amici, senza differenze di lingua, di razza o nazionalità, che dico: Lodate il nome del Signore! E l’amore allora raggiungerà quanti ne hanno particolare bisogno, specialmente i sofferenti e gli abbandonati.
Nella dimensione della preghiera questo Papa vedeva una crescita e un ampliarsi del cuore dei bimbi ai quali per vivere serve prima di tutto un sentimento , un amore che non può essere sostituito dai tanti surrogati moderni …
“ Allora, gli furono presentati dei fanciulli, perché li toccasse, ma i discepoli sgridavano coloro che li portavano. E Gesù, nel vedere ciò, si indignò, e disse loro: «Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio. (Marco 10:13-14)
Gesù disse ciòper dimostrare la Sua umiltà, e per insegnare ai Suoi discepoli di aver cura anche del più debole credente "e non glielo impedite"Il Signore sgrida i discepoli, di non mandare via questi bimbi dalla Sua presenza perché essi sono emblemi vivi di come devono essere i soggetti del Vangelo, I veri convertiti sono senza orgoglio, non sono ambiziosi, nè hanno rancore e malizia, sono modesti e umili, senza desiderio di grandezza o superiorità, innocui e inoffensivi, perché senza questi attributi non si entra nel Regno di Dio.
Sicuramente questi fanciulli non erano ancora corrotti dal mondo. I genitori li portavano ad essere toccati da Gesù nel senso di ricevere una benedizione.
Quando i discepoli vennero a Gesù per sapere chi era il più grande nel Regno del Cielo, pensando a loro stessi, Lui prese un bimbo accanto a se e rispose: «In verità vi dico: se non vi convertite e non diventate come piccoli fanciulli, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli. Chi dunque si umilierà come questo piccolo fanciullo, sarà il più grande nel regno dei cieli». (Matteo 18:3-4)
Da questo contatto sincero e nella tutela delle caratteristiche dell’infanzia Cristo vedeva una salvezza e una crescita dell’infanzia  non inquinata dalle manie degli adulti
Il pensiero e l’accostamento a Dio diventano di conseguenza elementi che permettono uno sviluppo sano. I bambini vanno amati, considerati e disciplinati correttamente come fa il Signore con noi. Il vangelo ci insegna una strada che dà sicuri risultati.



Due santi al mese

 

 

15 – Beata Vergine Addolorata

 

La devozione alla Madonna Addolorata trae origine dai passi del Vangelo, dove si parla della presenza di Maria Vergine sul Calvario, e prese particolare consistenza a partire dalla fine dell’XI secolo . Testimonianza di questa devozione è il popolarissimo ‘Stabat Mater’ di Jacopone da Todi, il quale compose in lingua volgare anche le famose ‘Laudi’; da cui ebbe origine la festa dei “Sette Dolori di Maria SS.” Nel 1233, sorse a Firenze l’Ordine dei frati “Servi di Maria”, fondato dai Ss. Sette Fondatori e ispirato dalla Vergine. L’Ordine che già nel nome si qualificava per questa devozione alla Madre di Dio, si distinse per la diffusione del culto dell’Addolorata.

Papa Pio X (1904-1914), fissò la data definitiva del 15 settembre, subito dopo la celebrazione dell’Esaltazione della Croce (14 settembre), con memoria  specificata “Beata Vergine Maria Addolorata”.

 

 

 





23 - San Pio da Pietrelcina

 

Francesco Forgione nasce a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Il 20 settembre 1918 il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Muore il 23 settembre 1968, a 81 anni. Dichiarato venerabile nel 1997 e beatificato nel 1999, è canonizzato nel 2002.

Quando muore, il 23 settembre 1968, a 81 anni, le stimmate scompaiono dal suo corpo e, davanti alle circa centomila persone venute da ogni dove ai suoi funerali, ha inizio quel processo di santificazione che ben prima che la Chiesa lo elevasse alla gloria degli altari lo colloca nella devozione dei fedeli di tutto il mondo come uno dei santi più amati dell’ultimo secolo.