Le “rondinelle” di Vigoleno hanno preso il volo. Le sagome a forma di volatili con le ali spiegate che da tre anni facevano bella (o brutta) mostra di sé sulle due passerelle che collegano la Torre Sud del castello del meraviglioso borgo medioevale della Valstirone alla sua parte residenziale sono state asportate nei giorni scorsi, facendo felici i numerosi “antipatizzanti” (residenti, visitatori, studiosi) delle forme aerodinamiche - ma a parere di molti incongrue - progettate dall'architetto Marco Dezzi Bardeschi. Dezzi Bardeschi, uno dei nomi più in vista fra i restauratori italiani, coordinò fra il 1997 e il 1999 il complesso recupero del borgo, finanziato dalla Regione.

Nessuno ebbe niente da ridire sui risultati se non per le vistose passerelle («testimonianze del nostro tempo», nella relazione di un funzionario della Soprintendenza ai Beni architettonici e ambientali) che ripristinavano l'antico collegamento con la Torre Sud. Il mandante dell'uccisione delle “rondinelle” ha un nome e un cognome: si tratta dell'ex sottosegretario ai beni culturali Vittorio Sgarbi, che di Dezzi Bardeschi è evidentemente una bestia nera (Sgarbi si è recentemente rimangiato gli apprezzamenti «di stima» formulati otto mesi fa verso la sua integrazione sul bastione di Porta Borghetto). Tutto cominciò il 22 ottobre scorso quando Sgarbi, nel corso di un sopralluogo compiuto a Vigoleno in vista del suo debutto alla regia lirica (l'allestimento del “Rigoletto” di Verdi che proprio al castello di Vigoleno ieri sera ha avuto la sua anteprima), esplose in una raffica di giudizi pesantissimi alla sola vista delle passerelle. Proprio in quel momento, il soprintendente Elio Garzillo telefonò all'eccitabile critico d'arte-uomo politico-regista “in pectore” che colse la palla al balzo per dirgli: «Quei ponticelli vanno cambiati». Detto fatto (o quasi): dopo aver studiato la questione, Garzillo ha stabilito che le aeree sagome delle passerelle erano removibili. E così sono state rimosse, con gran soddisfazione di Sgarbi che ha tuonato contro le “rondinelle” anche da RaiUno (nel programma “Ci vediamo in tv”) e oggi dice: «Vigoleno è stato bonificato da una bruttura». Sgarbi è quindi riuscito dove non erano riuscite le migliaia di e-mail di protesta raccolte dal sito www.vigolenoitaly.com. Nella loro vita breve e accidentata, del resto, le “rondinelle” erano state perfino oggetto di una denuncia penale, da parte dello storico Giorgio Fiori (Giuseppe Sidoli, sindaco di Vernasca, non ha mai voluto prendere posizione sulla questione: «Il restauro è stato effettuato nel rispetto delle indicazioni della Soprintendenza», ha detto). Le esecrate “rondinelle”, comunque, se ne sono andate con ironia: la loro rimozione è stata accompagnata da uno scherzoso “funerale” con tanto di fiori. Dalle passerelle del castello tolte le sagome già additate dall'ex sottosegretario ai Beni culturali, che ora commenta: «Vigoleno è stato bonificato da un bruttura». Scherzoso “funerale” coi fiori"

Oliviero Marchesi, da il quotidiano "Libertà" del 4 Luglio 2002

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