Pensiero del mese di Ottobre 2014

" Un pane spezzato insieme "


 


La preghiera del “Padre nostro”, insegnata da Gesù, ci indica una cosa profondamente «umana»: mangiare un cibo quotidiano ‘insieme’ nella condivisione. Questo è un valore dimenticato dalla società dei consumi, che oggi prende l’alimentazione come elemento della sopravvivenza e niente più.
E’ celebre il detto: “A tavola non si va solo per mangiare”. Sedersi insieme a tavola per prendere cibo esprimeva  già di per sè un segno di amicizia, di amore vicendevole. A pranzo si ritrovano i familiari, si invitano i parenti e gli amici. E questo vuol esprimere un gesto che apre all’ amicizia.
Gesù, durante la sua vita, contrariamente al Battista e ai Farisei, amava stare a tavola con la gente e non solo per mangiare, ma per esprimere il fatto che Dio si fa vicino agli uomini fino al punto di condividerne la mensa. E questo anche con peccatori. “L’essere seduti insieme a tavola non significa semplicemente gentilezza e affabilità, ma pace, fiducia, riconciliazione, fraternità. E questo anche “agli occhi di Dio”.
Tra gli evangelisti è particolarmente  Luca quello che fa risaltare la “pastorale conviviale” di Gesù.
Gesù, talvolta, per illustrare qualche aspetto del Regno di Dio ricorre alla parabola di un banchetto: un banchetto di nozze che Dio ha imbandito per suo Figlio, al quale tutti gli uomini, e non solo pochi privilegiati, sono invitati ( Mt 22,1-14 ). Anche la vita eterna è rappresentata talvolta come un sedere a tavola con Dio e i Patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe nel clima festoso del Regno dei Cieli (Mt 8, 11).  Potrà sembrare una banalità, ma stare qualche momento insieme ci ci apprezza, ci si conosce meglio nel sopportaci e accettarci

 

Per evitare disagi . .  :

Torna l’ora solare in Italia nella notte tra Sabato 25 e Domenica 26 Ottobre.

Le lancette vanno spostate di un’ora indietro per il ritorno dell’ora solare nella notte tra Sabato 25 e Domenica 26 Ottobre 2014.

     


Due santi al mese


7 - Beata Vergine Maria del Rosario - 

Celebrazione istituita da San Pio V papa nell’anniversario della vittoria navale riportata dai cristiani a Lepanto ed attribuita all’aiuto della Santa Madre di Dio invocata con la recita del rosario (1571). Questa commemorazione è di incitamento per tutti a meditare sui misteri di Cristo sotto la guida della Beata Vergine Maria, la quale fu associata in modo tutto speciale all’incarnazione, alla passione ed alla gloria della Risurrezione del Figlio di Dio.


 




18 -  S. Luca Evangelista

Il terzo evangelista non ebreo, né di razza né di religione. Dopo Matteo, ebreo che scrisse per gli Ebrei; dopo Marco, nato a Gerusalemme e che scrisse soprattutto per i Gentili, Luca fu greco di origine e pagano di religione. Uomo colto, con inclinazioni artistiche e gusto letterario, era medico di professione. Quando si convertì, Gesù non viveva più sulla terra. Egli perciò non lo conobbe, non udì la sua voce.
Divenne compagno dei discepoli soprattutto di Paolo. E quando volle narrare la vita di Gesù, che egli non aveva conosciuto, ricordò i racconti dei discepoli e le narrazioni delle donne, raccolse tracce e testimonianze, vagliò documenti e ricercò tradizioni.
Poi, verso l’anno 62, trascrisse il risultato dell’appassionato lavoro in greco
All’Evangelo dette un seguito con gli Atti degli Apostoli, che formano la cronaca dei primi anni della Chiesa, dopo l’Ascensione e la Pentecoste. Fu compagno di Paolo in vari viaggi, e con lui fu a Roma, dove però non si trattenne. Morì Martire, ma non si sa dove né come. Chi disse nella Tebaide, o in Acaia, chi, genericamente, "in Oriente".