Pensiero del mese di Novembre 2009

" OGNISSANTI  e  Defunti "

Mese undicesimo del calendario, conta 30 giorni. Il giorno primo di novembre è rivolto a tutti i Santi: in questo giorno
tutti possono festeggiare il proprio onomastico. Il giorno 2 si ricordano i defunti. Nelle nostre campagne si mesce il vino novello. Nei tempi passati la natura scandiva il progredire del tempo e gli uomini assegnavano il nome ai mesi in base al periodo. Per i Celti questo mese era chiamato samonios, cioè il momento della semina.

    La parola deriva dal latino November che era il nono mese dell'antico calendario romano.

Se andiamo nelle campagne in questo periodo dell’anno, vedremo predominare i colori marrone scuro, specie quello degli alberi spogliati ormai dalle foglie, in gran copia  per terra, pronte a diventare nutrimento per la primavera prossima.  Alcuni monti già s’imbiancano.  
Nonostante ciò, si verifica qualche volta un po di bel tempo ricco di sole ma … languido e anemico. Ma ormai la nebbia si mescola con l’esalazione delle macchine e delle ciminiere. Un tono di grigio deprimente predomina nettamente.
La gente indaffarata  si sposta celere nelle strade infagottata da scialli e berretti, per difendersi dai malanni della stagione: raffreddori e influenze. Le sciarpe vanno a coprire i nasi, che rossi e gocciolanti cercano riparo dal freddo pungente.  Il Crisantemo è fiore del mese. Una sciocca credenza occidentale lo ha ammantato di sventura e tristezza, mentre fra i popoli dell’oriente esprime la buona sorte.

   Ma i Santi venerati nelle Chiese e i Defunti commemorati nei cimiteri ci ricordano altre realtà.

"I testimoni che ci hanno preceduti nel regno, specialmente quelli che la Chiesa riconosce come santi, condividono la tradizione vivente della preghiera mediante l'esempio delle loro vite... Essi contemplano Dio, lo lodano e si prendono costantemente cura di quelli che hanno lasciato in terra. La loro intercessione è il loro più elevato servizio nel piano di Dio. Possiamo e dovremmo chiedere loro di intercedere per noi e per il mondo intero" (CCC, pag. 645, #2683 ).L’esortazione del Catechismo della Chiesa Cattolica ci deve accompagnare. Poi la vita scorrerà nella monotonia di un inverno che sembra non finire mai. Ma troveremo un senso anche qui. perché Molti ci aspettano e Cristo ci indica la strada giusta per arrivare là.



Due santi al mese



4 -  San Carlo Borromeo -

Fu il padre dei poveri, il riformatore del Clero, creatore di opere sociali,  restauratore della liturgia. Era nato ad Arona – Novara (1538), e nel 1565 dallo zio Pio IV fu fatto cardinale ed eletto vescovo di Milano. Qui si dimostrò un autentico pastore del gregge: si prodigò nell'assistenza materiale e spirituale soprattutto in occasione di flagelli quali carestia e peste. Morì nel 1584 a 46 anni.

 

 

 

 


11 -  S. Martino di Tours -

(protettore dei militari, poveri, gestori d’alberghi e vinai.)

Nativo della Pannonia (l'odierna Ungheria), si arruolò nell'esercito, a 22 anni si fece discepolo di S. Ilario, fondò a Ligugè (Vienna) il primo monastero, nel 372 fu eletto vescovo di Tours e fondò un secondo monastero a Marmoutiers: il primo seminario missionario. Fu taumaturgo, evangelizzò molte città della Francia e divenne un prodigio di carità. Morì nell'anno 397.
Molte le tradizioni e gli aforismi legati a questo Santo. Le castagne e il vino novello sono molto attuali  nella sua festa.

Chi vuol far buon vino zappi e poti a San Martino;
A San Martino ogni mosto è vino;
Nel giorno di S. Martino si assaggia il primo vino.