Pensiero del mese di Novembre2003
Il Volto dei Santi
Quello che il Papa dice per San Benedetto vale per ogni aspetto della Santità
Cristiana: «Era necessario che l'eroico diventasse normale quotidiano,
e che il normale quotidiano diventasse eroico».
Il culto dei santi ha sempre ispirato feste, patronati, proverbi ma anche
basiliche, cattedrali, pitture, sculture, opere letterarie e musicali, inoltre,
al culto dei santi si ispira anche l'onomastica in cui spesso l'affermarsi
o il decadere di un nome è collegato alla devozione di un santo.
L'agiografia può soddisfare la curiosità di un lettore che voglia
capire il significato di un ciclo pittorico sulla vita di un santo, oppure
conoscere tutta la cornice leggendaria e di tradizioni popolari che si è
formata intorno al suo nome, o più semplicemente sapere quali sono
state le azioni e la vita del santo di cui si porta il nome e da cui per questo
ci si sente protetti.
Un tempo, nelle terre abitate dai Celti il 1° novembre era il capodanno,
celebrato fino al medioevo. I Franchi vollero cristianizzare questa festa
istituendo la ricorrenza di Ognissanti. È noto che nel calendario cristiano
ogni giorno dell'anno è dedicato alla commemorazione di un santo specifico.
Con la festa di Ognissanti si vogliono onorare tutti i "testimoni della
fede" cristiana, ovvero personaggi minori o addirittura ignoti il cui
nome non compare nell'elenco dei "santi maggiori".
Gli Indios dello Yucatàn (Messico) convertiti al cristianesimo, oggi
celebrano la festa di Ognissanti con degli aquiloni che ricordano i dischi
solari dei Maya, loro antenati.
Accanto a questa, vi è la commemorazione dei defunti
che è un'usanza universale. Però in genere non ha mai avuto
carattere triste e funebre, tranne che nell'Occidente moderno. Vi è
però ancor oggi in Europa paesi dove la commemorazione assomiglia a
una festa durante la quale i morti sembrano confondersi con i vivi: l'Irlanda
e altri.
In molti posti Halloween con la coreografie delle “zucche
illuminate” prende il sopravvento dei SANTI e dei DEFUNTI. Speriamo
che i benpensanti e i buoni cristiani conoscano l’origine di Halloween
e si orientino al senso di fede che hanno queste circostanze. In Italia in
particolare la tradizione di trasformare i cimiteri in giardini fioriti e
di mangiare le "ossa dei morti", dolcetti di pasta di mandorle,
vuole rievocare un'atmosfera festosa. In Sicilia, sopravvive la credenza che
i morti, nella notte a loro consacrata, portino doni ai bambini, come la Befana.
Può anche essere accettabile, se non si dimentica il resto.