Pensiero del mese di Giugno 2014

" C’era una volta . . . "



Un tempo le favole cominciavano proprio così. Le nostre nonne davanti al focolare invernale, mentre lavoravano all’uncinetto  o all’arcolaio, raccontavano ai nipoti le storielle del lupo cattivo, dei bimbi buoni, degli onesti propositi :. . . .
Una  Nonna di tempi lontani ci ha raccontato: «Mi sono sposata con nonno Tonino che ora non c'è più e ci guarda dal cielo, ho quattro nipotini che adoro e ho te (nipote prediletta) che mi stai vicino sempre con la voglia di risentire le mie storie di vita.
Voglio anche dirti che nella nostra era evoluta, il mondo lavorativo è a portata di tutti e questo è un gran bene per coloro che desiderano coltivare i loro sogni studiando e perfezionando le loro aspirazioni.
Meditando dentro di me ho lasciato che la mente corresse ai momenti più belli e significativi, rivedendo come un film il mio passato con piacevole emozione, "ponte d'amore e di vita mai esaurito".
Noto che questo film della mia infanzia è rimasto impresso nella mente della mia amata nipotina perché ogni volta che ci sediamo insieme essa mi prega: "Nonna mi racconti la storia di quando eri bambina?", ed io l'accontento sempre con entusiasmo, perché non mi stanco mai di ricordare e di vedere i suoi occhi azzurri interessati ad una fiaba vera, quella della sua nonna che da quando lei è nata l'ama immensamente e vuole farle capire con le parole il senso della vita.

 
     


Due santi al mese


La notorietà del “santo dei prodigi”  non ha bisogno di dettagli. Era nato a Lisbona, in Portogallo, verso la fine del secolo XII. Accolto tra i monaci di Sant'Agostino, poco dopo  passò ai Frati Francescani per dedicarsi all'evangelizzazione, con gran frutto in Francia ed in Italia dove convertì molti eretici. Morì a Padova nel 1231. Oggi è venerato e conosciuto in tutto il mondo come il “Santo dei miracoli” .




21  - San Luigi Gonzaga

Nacque nel 1568 presso Mantova, dai principi di Castiglione. Cristianamente educato dalla madre, si mostrò presto assai incline alla vita religiosa. Lasciato al fratello il diritto sul principato , entrò a Roma nella Compagnia di Gesù. Morì nel 1591, colpito dal contagio mentre assisteva gli ammalati di peste negli ospedali.
Fu tra i Santi che più si distinsero per innocenza e purezza. La Chiesa gli dà il titolo di 
"giovane angelico" perché egli assomigliò agli Angeli nei pensieri, negli affetti, nelle opere. Pur cresciuto tra gli agi ed esposto a moltissime seduzioni nelle nobili corti che frequentava, con rigorosa modestia  e severa penitenza, seppe custodire illibata come giglio la sua purezza. E’ patrono dei Giovani cattolici.