Pensiero del mese: Febbraio 2007


            "Persona umana: cuore della pace "

Il Messaggio di papa Benedetto XVI per la 40° Giornata Mondiale della Pace che si celebra come ogni anno il 1° gennaio, è stato dedicato al tema della Pace.
La scelta di Papa Ratzinger  esprime la convinzione che il rispetto della dignità umana è una condizione essenziale per la pace dell’uomo. Questa dignità, infatti, è il sigillo di Dio sull’uomo, “creato a Sua immagine e somiglianza” (Gen 1, 26-27), è il fondamento dell’amore per Dio e per il prossimo. Solo nella consapevolezza della trascendente dignità di ogni uomo e donna la famiglia umana è sul sentiero che porta alla pace e alla comunione con Dio. Benedetto XVI nella Lettera Enciclica Deus caritas est affermava: «l’amore per il prossimo è una strada per incontrare Dio».
Oggi, più che mai, la dignità umana è minacciata da ideologie aberranti, dalla scienza e dalla tecnica, intese in modo distorto. che spesso, anziché servire il bene comune dell’umanità, sono strumentali a una visione egoistica del progresso e del benessere.

Tutto ciò va indebolendo i cuori e le menti delle persone fino a spegnere il desiderio di una convivenza ordinata e pacifica, e rappresenta una minaccia per l’umanità. La pace allora è in pericolo perchè non viene rispettata la dignità umana e la convivenza sociale non è orientata verso il bene comune.

La Chiesa annuncia per sua missione il Vangelo della vita, la centralità dell’uomo nell’universo e l’amore di Dio per l’umanità. Pertanto, alle sfide del tempo presente la Chiesa risponde con un’antropologia cristiana fondata sui pilastri della dignità, della socialità e dell’agire umano nel mondo, indirizzato secondo l’ordine segnato da Dio nell’universo (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 37), e nella prospettiva di un umanesimo tendente allo sviluppo di tutto l’uomo e di tutti gli uomini (Paolo VI, Populorum progressio).

Il Concilio Vaticano II sottolineava come «la Chiesa sa perfettamente che il suo messaggio è in armonia con le aspirazioni più segrete del cuore umano, quando difende la causa della dignità della vocazione umana, e così ridona la speranza a quanti disperano ormai di un destino più alto», (Gaudium et spes, 21). Ogni offesa alla persona diventa una minaccia per la pace; ogni minaccia alla pace si trasforma in offesa alla verità della persona e di Dio. «La persona umana è il cuore della pace»! È necessario un atto di coraggio e di fiducia in Dio e nell’uomo per scegliere di percorrere il cammino della pace. E questo da parte di tutti: singoli individui e popoli, organizzazioni internazionali e potenze mondiali. Lasciamoci guidare da Gesù.

I pastori che  Luca (2, 8-17) descrive nella loro povertà e nella loro semplicità, obbedienti al comando dell’angelo sono l’immagine dell’uomo che si lascia illuminare dalla fede, divenendo così strumenti di un mondo di pace.

La grande aspirazione del cuore di ogni essere umano si edifica giorno dopo giorno con l’apporto di tutti, seguendo il Concilio Vaticano II nella Costituzione pastorale Gaudium et spes, dove si afferma che l’umanità non riuscirà a «costruire un mondo veramente più umano per tutti gli uomini e su tutta la terra, se gli uomini non sì volgeranno tutti con animo rinnovato alla verità della pace» (n. 77).

Di fronte alle ingiustizie e alle violenze che continuano ad opprimere diverse zone della terra, come le nuove e più insidiose minacce alla pace - il terrorismo ed il fondamentalismo fanatico - diventa più che mai necessario operare insieme per la pace.

Se la pace è aspirazione di ogni persona di buona volontà, per noi, discepoli di Cristo, essa è mandato permanente che occupa ognuno; e ci spinge ad annunciare e testimoniare “il Vangelo della Pace”, proclamando che ogni battezzato deve essere “fermento” di un’umanità rinnovata nell’amore.