Articolo GAZZETTA DI PARMA
FONDAZIONE TOSCANINI–Presentata
la stagione di Vigoleno; in cartellone anche il «Macbeth»
Fo prima di Orff, è «castello buffo»
«Sarà una lezione sulla musica e la gestualità
popolare». E a seguire i Carmina Burana
«Basta così, non devo dire altro. Venite a vederlo».
L'invito più convincente ad assistere alla stagione lirica estiva
2003, organizzata nel castello di Vigoleno da Fondazione Arturo Toscanini
e comune di Vernasca, viene da un premio Nobel per la letteratura. Un
personaggio capace di trasformare una qualsiasi conferenza stampa in
un mistero buffo, uno spettacolo grottesco e satirico. Dario Fo è
il nome di punta della terza stagione lirica che la Fondazione propone
all'ombra del mastio degli Scotti a Vigoleno. Ma non è l'unico
importante. Nello splendido castello, infatti, a partire dal prossimo
12 luglio andranno in scena tre momenti di spettacolo di altissimo livello.
«Di un livello internazionale», ha voluto sottolineare Gianni
Baratta, sovrintendente della Fondazione.
Se il 12, 13 e 15 luglio sarà la volta di un nuovo allestimento
del Macbeth di Giuseppe Verdi per la regia di Riccardo Canessa, il 27
ed il 29 dello stesso mese toccherà ai Carmina Burana di Carl
Orff (regia di Mietta Corli), preceduti da una performance in tre atti
del «giullare» Dario Fo.
La presentazione del cartellone estivo è avvenuta ieri mattina
a Piacenza nell'aula consiliare della Provincia, alla presenza del presidente
Squeri, del sindaco di Vernasca Sidoli e dei rappresentanti delle fondazioni
bancarie che sostengono l'iniziativa. Ad accompagnare ed invitare Fo
è stato Luigi Allegri, docente di Storia del teatro all'Università
di Parma e suo amico di vecchia data, che ha parlato come consigliere
della Toscanini.
«La mia sarà una specie di lezione - ha dichiarato Fo -
prima di tutto sull'origine della musica popolare e soprattutto sulla
gestualità. Poi prenderò in mano un testo fondamentale
del nostro teatro e della nostra cultura che è Rosa fresca aulentissima.
Quando lo feci all'Università, qualche professore filologo se
ne andò indignato. Spero che ciò accada di nuovo. C'è
infine un testo legato alla giullaria medievale, La parpaja topola».
E qui l'autore di Mistero buffo comincia a raccontarne la storia, come
fosse a teatro, strappando risate ed ipnotizzando il pubblico costituito
per lo più da giornalisti, prima di sfoderare quell'irresistibile
invito a vederlo, pronunciato proprio sul più bello, senza svelare
i capovolgimenti incredibili della vicenda che si potranno scoprire
soltanto nelle due rappresentazioni di fine luglio.
Tutto questo costituirà una sorta di prologo ai Carmina Burana
rivisti e filtrati dalla sensibilità della Corli: «Spero
di riuscire a trasportare a Vigoleno lo spettacolo già rappresentato
a Porto, anche se sarà una cosa completamente diversa, perché
lo spettacolo è pensato per il teatro al chiuso, ma qui c'è
questa forza irresistibile che emana il castello. Ho scelto un linguaggio
a me molto caro, che è quello della multimedialità. Sarà
uno spettacolo dove le immagini apparterranno al castello stesso, come
fosse lui ad evocarle direttamente».
Ad aprire la stagione sarà comunque il Macbeth di Verdi, diretto
da Riccardo Canessa: «E' adattissimo ad uno scenario di questo
genere. Il problema del regista, in questo caso, è coniugare
due capolavori, quello di Shakespeare e quello di Verdi, che esprimono
lo stesso concetto. E paradossalmente Vigoleno si offre più ad
una visione shakespeariana che verdiana».
Il ruolo di Macbeth sarà interpretato da Roberto Servile il 12
ed il 15 luglio, mentre il 13 verrà sostenuto da Giuseppe Garra.
Lady Macbeth saranno Alessandra Rezza (il 12 e 15) e Elmira Veda (il
13). L'orchestra della Fondazione Toscanini sarà diretta da Gunther
Neuhold. I Carmina Burana saranno interpretati da Danielle De Niese
(soprano), Gabriele Viviani (baritono), Massimiliano Barbolini (tenore),
mentre l'orchestra verrà diretta da Massimiliano Caldi. Per i
biglietti in prevendita si può chiamare la Fondazione al numero
0521/274415. La stagione estiva della Fondazione, come già ricordato
in precedenti occasioni, prevede anche due allestimenti verdiani a Villa
Pallavicino di Busseto: le 'riprese' del Rigoletto firmato Sgarbi (con
Leo Nucci, la direzione di Keri-Lynn Wilson e i costumi di Vivienne
Westwood, il 27 e 29 giugno, 5 e 6 luglio) e della Traviata «griffata»
Zeffirelli e rivista da Marco Gandini (sul podio Massimiliano Stefanelli,
il 19, 20, 24 e 26 luglio).
Gianluigi Negri