Pensiero del mese di Aprile 2014

" Pasqua dei poveri "



Il vescovo di Frosinone, mons. Ambrogio Spreafico, si rivolge ai suoi diocesani, in occasione della prossima Pasqua, facendo eco a Papa Francesco che ha gridato al mondo ”Siate vicino ai Poveri” e afferma:«Possiamo portare tutte le statue che vogliamo in processione, ma se non siamo vicino ai poveri non credo si possano spalancare le porte del Paradiso».
Un messaggio forte, chiarissimo. Che non ha bisogno di molte spiegazioni o chiarimenti. E’ talmente esplicito da non poter essere altrimenti interpretato. Gli viene incontro il Vangelo di Matteo che cita senza paura. «Al termine della nostra vita saremo giudicati sull’amore per i poveri».
E continua rinnovando l’invito ad essere misericordiosi, a rischiare per gli altri. Per chi sta peggio. «Anche in questa provincia ci sono anziani che vivono soli in casa o abbandonati negli istituti. Prendiamocene cura».
Cita chi è senza lavoro, chi lo ha perso. Pronuncia la parola ‘crisi’ dicendo che sì, la crisi è evidente «ma non è di tutti», esortando chi sta meglio a venire in soccorso di quanti non hanno di che sopravvivere. Il monito può essere allargato a tutta l’Italia, ma anche all’intero pianeta. Si muore ancora di fame, di malattia, e per tante carenze che potrebbero essere risolte e quindi sollevare molti popoli. Basti pensare che alcuni aerei sofisticati modernissimi (come gli F-35 tra i migliori bombardieri stealth (nascosto e soppiatto) di V generazione) già acquistati o prenotati da numerosi paesi europei  per un importo di diversi miliardi che sarebbero sufficienti per dissetare  intere popolazioni, o sfamare  nazioni che ancora sono sotto i livelli minimi della sopravvivenza. Raccogliere  questo monito per la Pasqua  diventa un segnale di speranza in un mondo «che si può rinnovare ». E con lo stesso Presule di Frosinone sollecita ad  avere fiducia con un senso di solidarietà che è ancora «nel cuore degli uomini, per essere testimoni di speranza: da questo tempo difficile o si esce insieme o non ne usciremo»

Don Lorenzo Milani affermò: * Chi non sa amare il povero nei suoi errori non lo ama.
Voler bene al povero, proporsi di metterlo al posto che gli spetta, significa soprattutto crescergli il senso della propria dignità *.

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Nota:  Frosinone, comune italiano di circa 50.000 abitanti, capoluogo di provincia nel Lazio.
Spesso viene identificato anche come capoluogo della Ciociaria.

 

“ BUONA PASQUA 2014 ! ! “

             
     


Due santi al mese


16 - Santa Benedetta Soubirous

Nata nel 1844 a Lourdes da famiglia poverissima. L’11 febbraio 1858 e successivamente per 18 volte fino al 16 luglio nella grotta di Massabielle ebbe apparizioni della Vergine Maria.
Il Il clero ed il popolo del tempo rimasero meravigliati di fronte alla semplice contadina che riferiva della dolcezza di una Signora che solo lei poteva vedere e ascoltare. Questo privilegio non le rese la vita facile, neppure all’interno del monastero di saint Gilard a Nevers, dove si era ritirata. La sua esistenza fu profondamente segnata dalla malattia, anche dopo le apparizioni. Tuttavia la fede e e l’amore per Dio e la Vergine Maria rimasero solide. Morì il 16 aprile 1879. È conosciuta per le apparizioni mariane. La visione della "signora vestita di bianco", divenne nota come Nostra Signora di Lourdes, dove si riscontra il culto più frequentato del mondo.



29 -  Santa Caterina da Siena, Dottore della Chiesa, Patrona d’Italia

Nata a Siena nel 1347, sospinta dall’ansia della perfezione, ancora adolescente, entrò tra le Monache Mantellate di San Domenico.
Ebbe un’intensa attività caritatevole a vantaggio dei poveri, degli ammalati, dei carcerati. Soffrì indicibilmente per il mondo, per l’Italia in balia della disgregazione e della perversione. L’Europa tutta era pervasa dalle pestilenze, dalle carestie, dalle guerre. Promosse la pace e la concordia tra le città italiane. Difese i diritti e la libertà del Pontefice Romano e si prodigò per ristabilire la vita religiosa. Dettò opere dense di dottrina sicura e pervase da passione spirituale. Morì nel 1380. Fu proclamata patrona d’Italia da Pio XII il 18 giugno del 1939, e Paolo VI la insignì del titolo di Dottore della Chiesa nel 1970.