Pensiero del mese di Aprile 2009

"Una pasqua senza la Pasqua"

Presso gli Ebrei la Pasqua inizialmente era legata ai pastori che festeggiavano l’inizio della primavera  la notte di plenilunio precedente la partenza verso i pascoli estivi, Immolavano alcuni agnelli e ne spargevano il sangue su capanne, familiari ed animali per proteggerli dalle avversità. Poi si mangiava la carne e si eseguivano  danze rituali  Lo stesso rito fu eseguito durante la schiavitù in Egitto, quando dalla strage dei primogeniti egiziani, furono salvati i primogeniti degli ebrei, cospargendo gli stipiti delle loro case con il sangue di agnelli o capretti appena nati. Poi seguì la partenza per la Terra Promessa
Quella ebraica era Pasqua della memoria, del ricordo infinito della bontà di Dio nel liberare  il popolo d’Israele: è il compendio e la ricapitolazione di tutta la storia della salvezza, una specie di nuova nascita degli Ebrei.
Per i cristiani la celebrazione della Pasqua  ricorda Gesù Cristo nella istituzione del sacramento dell’Eucarestia durante l’Ultima Cena. Però con una differenza sostanziale da quella ebraica: l’Agnello immolato cristiano (cioè, Cristo stesso) è risorto . La Resurrezione di Cristo è per i Cristiani l’evento nuovo e divino che offre agli uomini il dono di una Vita nuova, comunicata dal battesimo. Inizialmente la Pasqua cristiana era celebrata ogni domenica, poi,  si giunse alla celebrazione annuale, dopo qualche disaccordo sulla data. La questione fu a lungo dibattuta e solo con il Concilio di Nicea, nel 325 d.C., si stabilì di festeggiare la Pasqua nello stesso giorno per tutta la cristianità. e venne fissata fra il 22 marzo e il 25 aprile.

Oggi purtroppo si va rimarcando con amarezza l’uso di vivere la pasqua senza la Pasqua. Il senso religioso viene sostituito o trasformato in brevi ferie, in scampagnate, in turismo di massa verso zone di cultura o di vacanza pura e semplice (mare, montagna o quant’altro), senza pensare minimamente l’evento religioso. Quando ci si ricorda della “vera” Pasqua, lo si fa per una abituale tradizione (una Messa affrettata nella prima chiesa che si incontra durante la gita) che non trasmette alla coscienza nessun valore spirituale. La vita cristiana esiste ancora ?


Due santi al mese



2 - SanFrancesco di Paola

Nativo di Paola in Calabria (1416) , dove è patrono principale della regione, e venerato in innumerevoli santuari e chiese. All'età di 16 anni si ritirò a vita eremitica. In seguito fondò un Ordine che per umiltà chiamò Minimi. Nel 1464 attraversa lo stretto di Messina sul suo mantello per andare in Sicilia, dove opera il miracolo della moltiplicazione dei pani. Nel 1470 torna in Calabria, ove nel 1481 calunniato presso la corte del Re di Napoli, accoglie con bontà i soldati, andati ad arrestarlo. Chiamato a giudizio davanti al Re di Napoli, spezza in due una moneta d'oro facendo uscire dalla stesa sangue umano alle parole "Sire questo denaro è pieno di sangue". Luigi XI, re di Francia, gravemente malato lo volle presso di sé, e nel 1482 giunge in Francia, dove dopo aver assistito il re, il 2 aprile 1508 morì a Tours.



29- Santa Caterina da Siena


Patrona d'Italia insieme a San Francesco d'Assisi (dichiarati da Pio XII) , viene raffigurata con l'abito dell'ordine domenicano e con un giglio in mano simbolo della sua purezza. Nacque a Siena da un tintore (1347), entrò nel terz'Ordine Domenicano e a 23 anni ebbe le stimmate. Benché illetterata, risplende nella Chiesa come profetessa, consigliera di papi e di principi, maestra di molte anime nella via della perfezione. Fu un portento di mortificazione e sollievo dei poveri. Si distinse come  scrittrice delle più alte verità della fede. Andò ad Avignone per trattare con Gregorio XI la riconciliazione di Firenze e contribuì efficacemente al ritorno dei Papi a Roma. Morì nel 1380.